«La depressione è caratterizzata da un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali, somatici ed affettivi che, nel loro insieme, sono in grado di diminuire in maniera da lieve a grave il tono dell’umore, compromettendo il “funzionamento” di una persona, nonché le sue abilità ad adattarsi alla vita sociale». La depressione è una forma “esagerata” di tristezza (incompatibile con un momento di “fisiologica” tristezza) che pervade l’individuo per un certo periodo di tempo, ma non è un’emozione né uno stato d’animo: anche se – nel linguaggio quotidiano – si sente spesso parlare (erroneamente!) di “depressione” in risposta («Sono depresso!») alla domanda «Come stai?».
In casi estremi, la depressione si accompagna ad idee di suicidio (la voglia di farla finita) e quasi sempre è associata a deficit dell’ e della concentrazione, alterazione del sonno, , estrema ed immotivata stanchezza fisica.
Dal punto di vista clinico, la depressione è riferibile a tre elementi principali:
1. Visione negativa di sé;
2. Visione negativa del mondo;
3. Visione negativa del futuro.
Nelle forme lievi, molto spesso la depressione è legata al primo dei tre elementi: una visone negativa di sé. All’aumentare della gravità, si osserva un’estensione agli altri due elementi: la persona vede negativamente se stessa, avverte che il mondo intorno a lei è “brutto” (senza risorse) e – rispetto al futuro – si sente senza speranza.Relativamente al trattamento, le linee guida internazionali sulla salute mentale raccomandano diversi tipi di protocollo: alcuni prevedono un trattamento psicoterapico (soprattutto nelle forme lievi), molti altri postulano un intervento integrato (nelle forme moderate e gravi) di tipo farmacologico e psicoterapico. Il trattamento psicologico elettivo è la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Nella psicoterapia del comportamento, il trattamento della depressione è orientato a modificare specifiche condotte problematiche ed a ri-attivare la persona, favorendo una regolazione del tono dell’umore e una remissione dei sintomi, ed interrompendo (anche attraverso programmi di prevenzione delle recidive) i circoli viziosi che mantengono la depressione nel tempo. Restituendo trasparenza all’oscurità.
Articolo tratto da Progetto Salento
