“Vino da bere a qualsivoglia temperatura,
tra una lagrima ed un sorriso,
per un sogno raggiunto o una cocente realtà.
L’importante è, caro amico/a,
che bevendone della sua fatica e pazienza,
ti accompagni ad un pensiero profondo sulla Vita”
Lo sfondo interiore che questo intruglio, donato da Bacco agli uomini, potrebbe essere sintetizzato in questo pensiero. D’altronde le sue origini sono cosi lontane e profonde che un concetto cosi “alto” esiste per poche, pochissime bevande. I latini dicevano “Vino Veritas” per definire l’effetto che il vino produce a chi ne beve più del sopportabile, ovvero abbattere le difese create dalla mente, per arrivare alla verità. Il vino quindi che esprime il concetto di libertà. Ma in realtà questo proverbio non fa altro, seppur nell’ironia e nel gioco, che precorrere altri significati a parer mio, un po’ più profondi, insiti nella sua natura. Le uguaglianze, vino e fatica , vino e passione o amore, vino e amicizia sono assolutamente eloquenti e direi ineluttabili. Orazio in alcuni suoi scritti narrava che “ i re torturavano col vino coloro che essi non sapevano essere degni della loro amicizia”.
